Lo Sri Lanka è uno Stato indipendente dell’Asia meridionale occupante un’isola dell’Oceano Indiano, separata dall’apice del Deccan (India), a cui originariamente era unita, dallo stretto di Palk, largo appena 35 Km (vedi cartina).Per secoli (dal XVI al XX secolo) lo Sri Lanka è stato sotto tre diverse dominazioni europee (portoghese, olandese e britannica). Soltanto nel 1948 l’isola (che allora si chiamava Ceylon) ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna; nel 1972 fu proclamato Repubblica con l’attuale nome di Sri Lanka.
In Sri Lanka vivono circa 12.000.000 di persone, delle quali 7.000.000 sono Singalesi e 5.000.000 sono Tamil. Tutti i Singalesi sono di religione buddista; fra i Tamil invece tre sono le religioni praticate: la maggior parte di loro sono indu, una parte cristiani e una musulmani.
Lo Sri Lanka è un’isola multilingue, multirazziale e multiculturale. Numerosi sono i gruppi etnici che si sono mescolati nel corso di 25 secoli di storia e che attualmente vivono nell’isola: oltre ai Singalesi e ai Tamil, ci sono gruppi di Marocchini, Malesi e occidentali, discendenti degli antichi dominatori. Ognuno pratica e manda avanti i propri costumi e le proprie tradizioni, così che l’isola, per quanto relativamente piccola, è un vero e proprio crogiolo di lingue, religioni e culture differenti.
Etnie principali: Singalesi e Tamil
Fra le varie etnie presenti nell’isola, le due principali sono quella singalese e quella tamil. Singalesi: etnia di origine indoeuropea, che attualmente costituisce circa il 74% della popolazione. I Singalesi sono per la maggior parte di religione buddista, il resto pratica il cristianesimo, religione a cui parte della popolazione si è convertita durante i secoli di colonizzazione europea. E’ invece estremamente raro trovare Singalesi che pratichino la religione induista o musulmana. I Singalesi si distribuiscono su tutta l’isola, ma raramente vivono nelle zone orientali e settentrionali, dove predomina la presenza tamil. Parlano il singalese, una lingua indoeuropea derivata dal Pali e dal Sanscrito.
Tamil: etnia di origine dravidica, probabilmente originaria del sub-continente indiano. Non è chiaro quando i primi colonizzatori tamil arrivarono nell’isola dal continente, ma probabilmente ciò avvenne attorno al III secolo a.C. Attualmente i Tamil tendono a localizzarsi nelle zone settentrionali ed orientali dell’isola, dove spesso sono denominati con l’appellativo di ‘Tamil di Jaffna’. Statisticamente i Tamil di Jaffna costituiscono il 12,6% della popolazione, mentre i restanti Tamil che abitano nell’isola sono soltanto il 5,5% della popolazione complessiva. La maggior parte dei Tamil di Sri Lanka, come quelli del continente, sono di religione induista, il resto sono cristiani. Fra i Tamil induisti esiste una rigida gerarchia castale (anche se non rigida come quella che ancora pervade la società indiana). Il sistema castale dei Tamil è molto differente da quello dei Singalesi, che, nonostante la fine del vecchio ordine socio-economico, è tutt’oggi in vigore e che ammette matrimoni misti tra le caste e non è di ostacolo alla carriera lavorativa.
I rapporti tra Tamil e Singalesi non sono mai stati cordiali, ed anzi negli ultimi secoli hanno dato origine ad una vera e propria civile. Molti dei Tamil residenti in Italia sono stati costretti ad emigrare proprio in conseguenza a questa situazione, divenuta talvolta insostenibile. Anche se la situazione è grave, sarebbe un errore presupporre che non ci sia alcuna forma di contatto fra le due comunità. Ci sono esempi in cui Tamil e Singalesi lavorano pacificamente insieme e ci sono casi di matrimoni misti tra le due etnie.
Sri Lanka: terra del potenziale
Quando raggiunse la sua indipendenza nel 1948, molti percepirono che lo Sri Lanka, con le sue dimensioni relativamente piccole e con le sue infrastrutture ben sviluppate, avrebbe capeggiato la ribalta delle nazioni emergenti nella seconda metà del XX secolo. Le previsioni non si sono avverate a causa del difficile clima politico che da sempre vessa l’isola e che continuamente ne ritarda lo sviluppo.
L’industria del turismo è forse il più chiaro esempio di ciò. Alla fine degli anni ’70 dello scorso secolo, si prevedeva giustamente che lo Sri Lanka avesse uno straordinario potenziale per diventare il paradiso culturale e marino (le sue spiagge sono meravigliose) dell’Oceano Indiano, soprattutto per i turisti europei stanchi delle coste del Mediterraneo. Per alcuni anni grosse somme di denaro arricchirono i gestori degli hotel, le compagnie di viaggio e i servizi turistici, offrendo prospettive di lavoro a gran parte della popolazione. Dopo la guerra civile scoppiata nel 1983 per motivi razziali, l’industria del turismo collassò e non si è più ripresa del tutto a causa delle notizie poco rassicuranti che di tanto in tanto arrivano in Europa relativamente alla situazione interna dell’isola.
Indole della popolazione
Gli abitanti dello Sri Lanka sono molto gentili e cordiali. Indipendentemente dall’etnia, sono molto ospitali e disposti a raccontare agli stranieri la propria cultura e il proprio mondo. A uno straniero che passeggia per le strade di Colombo o di qualche altra città dell’isola, capiterà di essere più volte fermato e di trovarsi impegnato in conversazioni con gli abitanti del luogo, desiderosi di mostrarsi cordiali.
La religione e la famiglia giocano un ruolo fondamentale nella vita degli abitanti di Sri Lanka, le tradizioni esercitano una forte influenza su entrambe. I modelli di comportamento e i modi di pensare provengono da queste tradizioni a cui le persone sono molto legate. La conseguenza è che gli abitanti dello Sri Lanka sono un popolo molto conservatore e nell’isola i cambiamenti avvengono molto lentamente.
La personalità degli Sri Lankesi è complessa, spesso sono tranquilli e riflessivi, talvolta impetuosi ed irritabili, occasionalmente perfino violenti. Una loro caratteristica è la rapidità con cui si irritano e si arrabbiano. Come in molte regioni tropicali, il temperamento delle persone si manifesta molto bene in varie occasioni di vita quotidiana.Talvolta un impeto di temperamento può portare ad un cambiamento molto repentino, ma, nella vita quotidiana, la loro esuberanza si manifesta molto bene nel modo in cui guidano. Se gli Sri Lankesi sono individualmente esuberanti e capricciosi per natura, lo sono molto di più in gruppo, tanto che le riunioni, gli incontri e le assemblee sono spesso molto confusionarie e disordinate.
Una trasgressione non viene mai perdonata: nessuno Sri Lankese apprezza di essere scambiato per un Indiano del continente, essendo tutti molto orgogliosi e gelosi della loro nazionalità e della loro identità separata.